Del Marchese Nicola Lecaldano Sasso la Terza si sa poco in quanto nel 1914,quando nacque Linda, la nostra rispettiva madre e nonna, lui era già morto. Sappiamo che come tutti i Gran Signori di quel tempo sapeva gustarsi la Vita: Aveva una seconda casa a Villanova, "Villa Paradisiello di Posillipo" dove si trasferiva con tutta la sua numerosa famiglia, cameriere e balie, dai primi di maggio ad ottobre inoltrato perchè come Lui diceva già allora " lì, l'aria era buona". Amava viaggiare e conoscere il mondo ed attraversò tutta l'Europa spingendosi addirittura oltre le Indie Orientali e sino al Giappone. Da li spedì a Napoli a mezzo di un Vapore preziose porcellane giapponesi appartenute alla "Dinastia Ming" che ancora oggi, a distanza di 120 anni, adornano le abitazioni dei suoi pronipoti. Sul finire dell'800, durante gli scavi di Pompei, finanziò le "Officine di Arti grafiche Napoletane" del Cav. Cinquegrana che produceva stampe degli affreschi e dei mosaici della Pompei dissepolta. Questa officina si trovava in Vico Rosario di Palazzo 25, a pochi passi dall'albergo.La foto di lui sul vapore e quella a bordo un risciò, insieme ad una stampa proveniente dall'Officina d'arti grafiche da Lui finanziata, adornano " a stanz'e don Nicola" la numero 108. Ebbe passione per le belle donne e per le barche a vela ed è anocora oggi ricordato nei circoli velici napoletani per essere stato un imbattibile giocatore di Tresette e di Scopone.